fotografia ragazza duomo regola dei terzi

La fotografia è arte. Lo è per i grandi maestri, lo è anche per il semplice appassionato e per chi comincia. L’artista è autorizzato, persino incoraggiato a sperimentare, a trovare la propria strada, a rompere le regole. Prima di romperle, però, le regole è bene conoscerle. Una regola utile in fase di composizione dell’immagine è la Regola dei Terzi (“Rule of Thirds” in inglese).

 

La Regola dei Terzi funziona così

Si tratta di suddividere l’immagine in nove zone  attraverso il posizionamento immaginario (o reale) di due linee verticali e di due linee orizzontali. L’incrocio delle linee crea quattro punti di intersezione.
Complicato? No, è semplicissimo basta osservare l’immagine che segue:

regola dei terzi griglia

Tanto le linee, sia quelle orizzontali, sia quelle verticali, quanto i punti di intersezione, tornano utili per comporre l’immagine.

 

Panorami

Possiamo utilizzare, ad esempio, una delle linee orizzontali per posizionare l’orizzonte. Potremo destinare una porzione maggiore della foto al cielo posizionando l’orizzonte lungo la linea orizzontale inferiore, oppure, al contrario, privilegiare la spiaggia sul cielo posizionando l’orizzonte lungo la linea orizzontale superiore.

panorama spiaggia regola dei terzi

L’immagine qui sopra mostra la linea dell’orizzonte posizionata lungo la linea inferiore della nostra griglia e il pennacchio della palma posizionato in corrispondenza di uno dei punti di intersezione delle linee.

coppia in campagna regola dei terzi

 

Ritratti

Il “trucco” sta nel posizionare il soggetto che vogliamo riprendere fuori dal centro della foto, lungo una delle linee orizzontali o verticali, oppure in uno dei quattro punti di intersezione.

duomo milano regola dei terzi

 

Reportage

La regola dei terzi è applicabile anche nelle foto di reportage così come nella street Photography. La ricerca di una composizione che applichi una o più volte la regola (ad esempio piazzando il soggetto principale nel punto di intersezione in alto a sinistra e un secondo soggetto lungo una delle linee, oppure in un altro dei punti di intersezione) può servire da stimolo per approfondire la ricerca in fatto di composizione della foto.

giapponesi duomo milano regola dei terzi

 

A cosa serve la Regola dei Terzi

La Regola dei Terzi, così come altre regole utilizzate nella pittura e nelle arti grafiche, trae origine dal fatto che l’osservatore di un’immagine è portato a guardarla in un certo modo. Utilizzando la regola dei terzi possiamo avvicinarci a questa modalità di visione  in modo che, agli occhi dell’osservatore, l’immagine appaia bilanciata.

 

Personalizzazione della regola

Il decentramento del soggetto/dei soggetti rispetto al centro dell’immagine può seguire la regola dei terzi ma con aggiustamenti personalizzati, ad esempio con il posizionamento delle linee orizzontali o verticali non esattamente a un terzo della foto.

 

Utilizzare la regola in fase di elaborazione della foto

Il bello della regola dei terzi è che possiamo utilizzarla sia in fase di ripresa, sia, successivamente, in fase di elaborazione dell’immagine. Come? Basta posizionare sopra, oppure a fianco della foto per tagliarla in modo che una componente importante dell’immagine (orizzonte, occhi del soggetto, ecc,) vada a posizionaris in uno dei quattro punti di intersezione oppure lungo una delle linee orizzontali o verticali.Il taglio comporterà, naturalmente, una perdita di dati rispetto a quelli registrati dalla macchina. Basta non esagerare (non tutte le immagini si prestano all’applicazione della regola dei terzi in post-produzione.

fra regola dei terzi ritratto

 

Griglia virtuale e griglia reale

Alcune fotocamere digitali permettono di far comparire sul display LCD una griglia  che aiuta a muovere i primi passi in fatto di composizione dell’immagine. Le reflex digitali più avanzate offrono vetrini di messa a fuoco dotati di griglie.

Fonte originale: http://www.dphoto.it/200912012080/corso-fotografia/comporre-la-foto-la-regola-dei-terzi.html